[Pisa] Sciopero dei lavoratori della Misericordia

Questa mattina una cinquantina tra lavoratori della Misericordia e solidali, sono scesi in piazza per ribadire ancora una volta la loro opposizione ai licenziamenti: quarantacinque su un totale di sessantacinque dipendenti. Una giornata preparata da settimane con assemblee e volantinaggi per sensibilizzare al meglio la città su una questione che riguarda l'intera collettività e non solo i lavoratori stessi.

Uno sciopero che ha visto anche il tentativo di boicottaggio da parte dell’amministrazione della Misericordia: in seguito della comunicazione di sciopero, con l'assicurazione dei servizi essenziali, la risposta è stata la precettazione per ventiquattro lavoratori, i cui nomi si sono saputi solo ieri pomeriggio. Una chiara mossa per impedire una maggiore partecipazione a questa giornata di lotta.

Nonostante questi tentativi di “boicottaggio”, giustificati dal fatto che non esiste una regolamentazione ben precisa a riguardo, (lo sciopero di oggi è il primo nella storia della Misericordia), i lavoratori sono partiti in corteo dalla sede centrale della Misericordia, hanno attraversato un quartiere popolare e sono giunti in Prefettura, nel cuore della città, paralizzando il traffico.

Una volta arrivati, una delegazione (senza sindacati confederali a far da tramite) ha incontrato il Prefetto esponendo tutti i motivi della lotta, questo mentre un nutrito gruppo di lavoratori e persone solidali li attendevano in presidio sotto il palazzo. Il Prefetto non ha avanzato nessuna proposta concreta per risolvere questa drammatica situazione.

Video-Intervista realizzata dal Cobas Pisa

Sono mesi che i lavoratori e le lavoratrici chiedono chiarezza per il loro futuro, ribadendo che la situazione attuale altro non è se non il frutto di scelte amministrative completamente sbagliate che hanno prodotto grosse perdite nel bilancio, scelte che si vogliono far pagare ora ai dipendenti. Tutto ciò, nonostante il lavoro non manchi.

I lavoratori a seguito della mattinata hanno deciso di tornare nella propria sede per riunirsi in assemblea e discutere su come continuare a portare avanti la lotta. Il termine fissato per i licenziamenti è il 30 giugno.

Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti.

Aggiornamenti al 27/5 (da Cobas Pisa)

Sono stati allestiti due presidi permanenti, uno nei pressi della rotonda vicino alla chiesa del Cep, l'altro di fronte alla sede della Misericordia.

 


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