[Napoli] Operatori sociali, senza stipendi da 18 mesi, contestano i candidati alle elezioni

La settimana scorsa era toccato al PD, in occasione di un convegno tenuto nel capoluogo campano. Ieri, domenica 17 febbraio, è stata la volta della lista Rivoluzione Civile.

Anche un suo appuntamento elettorale è stato infatti 'disturbato' dall'iniziativa degli operatori sociali che hanno espresso così la loro “indignazione e la rabbia” per la difficile situazione in cui molte e molti di loro versano ormai da circa un anno e mezzo. 18 mesi senza vedere una retribuzione e una situazione ormai tanto insostenibile da costringere alla chiusura di numerose cooperative sociali, case famiglia e differenti strutture che, col ritrarsi dello Stato soprattutto a partire dagli anni '90, si occupavano del disagio sociale in città.
La contestazione degli operatori sociali ieri ha individuato in Sergio D'Angelo un obiettivo tutt'altro che trascurabile, dal momento che l'attuale capolista al Senato di Rivoluzione Civile è stato fino a poche settimane fa assessore della giunta De Magistris.
Gli operatori sociali in mobilitazione contestano la gestione dei fondi pubblici, che sono serviti a finanziare progetti capaci magari di ridare lustro alla 'città vetrina' di bassoliniana memoria, ma non quei progetti e quei servizi che avrebbero permesso di contrastare il disagio sociale che, con la crisi in corso, certamente non arretra. Rivendicano il pagamento delle mensilità arretrate e che i fondi destinati al settore tornino sul tavolo.
Pubblichiamo di seguito il comunicato degli stessi operatori sociali che, in chiusura, rivendicano l'astensione dal voto come strumento di denuncia “di tutte le forze politiche responsabili dello sfascio delle politiche sociali e della città.”


Comunicato stampa collettivo operatori sociali:
Questa mattina gli operatori sociali in mobilitazione, dopo l’intervento di contestazione al convegno del PD la scorsa settimana,  hanno effettuato una iniziativa di contestazione nei confronti del partito del sindaco di Napoli de magistris, lista ingroia dietro cui si aggrappano anche partiti che governano la città da vent’anni , e del capolista al senato ed ex assessore alle politiche sociali sergio d’angelo.  Dopo due anni di amministrazione de magistris- d’angelo, diversamente dai proclami elettorali non è stato fatto nulla per risolvere, né mitigare, lo stato di sofferenza dei lavoratori del sociale e delle cooperative del terzo settore. Due anni di chiacchiere, di coppe americhe e festicciuole sul lungomare liberato, che hanno avuto come risultato la chiusura di decine e decine di cooperative sociali, case famiglia  e strutture che si occupano del disagio sociale della città di napoli. Lavoratori con un anno e mezzo di stipendi arretrati e buona parte di essi attualmente disoccupati, progetti e servizi fermi da mesi e politiche sociali al collasso. Solo dopo due anni è stato riconosciuto lo stato di crisi con il tavolo istituito e delegato al vicesindaco Sodano partendo per l’ennesima volta da zero nel riconoscere e affrontare tutti i problemi insoluti, dall’inadeguatezza degli uffici amministrativi che non sono in grado di mettere in pagamento neanche le risorse esterne giunte al comune nel corso degli ultimi 8 mesi alla scomparsa dei fondi destinati a servizi e progetti. L’iniziativa ha voluto esprimere l’indignazione e la rabbia dei lavoratori del sociale nei confronti di chi non è stato in grado di amministrare la città e le politiche sociali garantendo i servizi ai cittadini e utilizzando invece, così come i predecessori dell’attuale giunta, il comune di napoli come trampolino di lancio verso ipotetiche carriere politiche nazionali.
Nessuno merita il nostro voto, continuiamo a esprimere il nostro dissenso nei confronti di tutte le forze politiche responsabili dello sfascio delle politiche sociali e della città.

Sulla lotta degli operatori sociali:

Clash City Workers 27.09.12 e 29.11.12

Rete Camere Popolari del Lavoro