[Salerno] Presidio fuori la sede dell’ASL, lavoratori messi allo scuro sul proprio futuro

I lavoratori della ditta CSN, consorzio servizi nazionali, che presta servizio in tutti gli ospedali delle ASL, da giorni ormai sono in mobilitazione presso l’ASL di Salerno di via Nizza. Mobilitazione che ha visto i lavoratori presidiare il tetto della sede per tutta la giornata di mercoledì.

Alla base della protesta l’incertezza sul loro futuro lavorativo. Si tratta di 706 dipendenti che dal 6 Febbraio rischiano di trovarsi, in seguito ad un cambio di appalto, a lavorare in orari e con stipendi sconosciuti, novità che porterebbero modifiche sul piano contrattuale e sul compenso.
Giovedì si è svolto l’incontro in prefettura con i capi dell’impresa: ”Le imprese hanno mostrato piena comprensione per quelle che sono le ragioni dei lavoratori, ma ci hanno risposto che il passaggio d'appalto è obbligatorio per via della firma sul contratto con l'Asl “dichiara Antonio De Michele della Fit Cisl.
Intanto il direttore sanitario dell’ASL, Squillante, partecipando a pieno ritmo al gioco dello scarica barile, non intende ricevere i lavoratori prima dell’incontro del 2 Febbraio. Salvatore Gaudioso, del direttivo della Fisascat Cisl, ha annunciato la prosecuzione della protesta ad oltranza “finché non si organizzerà un tavolo tecnico con le aziende e i sindacati che il direttore Squillante ci ha promesso già due settimane fa”.

Quando i termini che legano un’azienda di servizi con l’azienda madre terminano, di norma accade che viene riformulata una gara di appalto, creando in questo modo l’assist per poter rivedere e modificare i contratti e le condizione lavorative dei dipendenti.
Questo è il meccanismo di base che ritroviamo ogni volta che un’azienda cede la gestione dei servizi (come per esempio quelle delle pulizie) ad una struttura terza, e poco importa se l’azienda in questione è pubblica o privata: in questo caso l’ASL, cioè il servizio sanitario pubblico, si comporta ed agisce come una vera e propria azienda privata, attenta ai profitti e guadagni.
L’abolizione del sistema di appalti e subappalti, con l’internalizzazione dei lavoratori e delle lavoratrici, è una delle rivendicazioni portate avanti nelle lotte degli ultimi anni, a prescindere dal settore di lavoro, come ci insegnano le lotte dei facchini della logistica.
 

Fonti:
Salernotoday 1 - 2
La città di Salerno

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