Stretta sull’accordo Alitalia-Etihad, ma a quale prezzo?

Ne parlavamo già un paio di mesi fa, oggi, dopo l’incontro a  Palazzo Chigi tra Renzi, Delrio e James Hogan, amministratore delegato della compagnia degli Emirati, l’accordo Alitalia-Etihad sembra sempre più vicino. La compagnia di Abu Dhabi sembrerebbe pronta a destinare all’affare un capitale di 300 milioni di euro, questo la cifra offerta  per diventare primo socio di Alitalia, ma quale sarà il prezzo da pagare per i lavoratori della ex-compagnia di bandiera italiana?

L’investimento da parte di Etihad è infatti vincolato ad un taglio del numero dei dipendenti e a una compressione dei loro salari. Nello specifico si parla di tagli del personale che vanno dalle 2500 alle 3000 unità e di una riduzione degli stipendi in particolare a comandanti, istruttori e controllori, nonché una riduzione “volontaria” delle indennità. Al momento le dichiarazioni delle associazioni di categoria (Uiltrasporti e l'Anpac) in merito alla riduzione di stipendi e indennità per figure “privilegiate” come istruttori e piloti sembrano tutt’altro che battagliere, ma resta da vedere quale sarà la reazione della restante parte dei lavoratori Alitalia inquadrati in altri ruoli e dei loro rappresentati sindacali.

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