[Padova] Trasporto pubblico in sciopero

Venerdì 3 giugno a Padova i dipendenti Busitalia hanno scioperato nuovamente e questa volta per tutta la giornata, garantendo solo le fasce obbligatorie. Adesione altissima come in occasione dello sciopero di 4 ore del 17 maggio: parliamo dell'80% dei mezzi e delle corse bloccate.

 


La città ha sfiorato la paralisi, come titolano i quotidiani locali di oggi e è stata evitata solo perché la dirigenza aziendale ha spostato tutti gli autisti più "fedeli" (ma a casa nostra hanno un nome ben diverso...) sulla linea del tram e ha inoltre potuto sfruttare i dipendenti delle linee subappaltate a cooperative e altre piccole aziende private che gestiscono alcune linee stabilmente e hanno alcuni addetti anche su altre linee.Nonostante questo e la ricattabilità dei pochissimi neoassunti con i nuovi contratti a "tutele" inesistenti i mezzi erano fermi in deposito e anche il tram passava solo rarissimamente guidato anche dal rappresentante sindacale Cisl che evidentemente non rappresenta più nessuno.

Chi ha 20 o più anni di servizio e ha vissuto sulla propria pelle la privatizzazione e i rivolgimenti degli ultimi tempi si è rigorosamente fermato. Perché così non è possibile continuare:
La nuova turnazione è irrazionale e impedisce a lavoratrici e lavoratori di avere una vita sociale e familiare decente, con nastri orari fino a dieci ore e mezza di cui solo 4 o 5 di guida effettiva. L'arroganza della dirigenza che non dà risposte ai lavoratori sulle ferie o comunica i turni e le variazioni da un giorno all'altro, il trattamento degli inidonei che vengono lasciati a casa, l'ostinazione a non rinnovare le RSU perché la non-rappresentatività e la sudditanza dei confederali fanno comodo... tutto questo rende impossibile lavorare in Busitalia.
Il peggioramento del servizio e i tagli alle corse sono sotto gli occhi di tutti, e a ciò si aggiungono i sempre più frequenti guasti ed incidenti nonché l'aumento del biglietto acquistabile via sms da 1,30 a 1,80 euro!

Insomma questa privatizzazione come tante altre si è tradotta in un peggioramento del servizio per gli utenti e cittadini ed un'insostenibile condizione di lavoro per i dipendenti, qui come nelle altre città dove Busitalia ha acquistato il servizio di trasporto solo lavoratori e utenti possono invertire la rotta.

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