[Napoli] NUOVA UDIENZA DEL CASO DELL'EX-ISOCHIMICA DI AVELLINO

Il 22 settembre 2017, nell'aula bunker di Poggioreale si è tenuta un'ulteriore udienza nel caso dell'Ex-Isochimica di Avellino. Ma di cosa si tratta esattamente?

Dal 1983 al 1989, l'azienda di proprietà di Elio Graziano, anche ex-presidente dell'Avellino Calcio, lavorava per le Ferrovie dello Stato. I 330 operai attivi nel sito avellinese scoibentavano i vagoni merce. Un lavoro previsto per legge per gli over 50enni, ma la crisi legata alla situazione economica e al terremoto irpino del 1980 toccò in primo luogo una gioventù senza prospettive future. Perciò vennero assunti lavoratori giovanissimi, anche qualche minorenne, età media 22 anni. La scoibentazione consisteva nel grattare il materiale d'isolazione dei vagoni. Questo materiale era amianto. E nessun sistema di sicurezza per la salute era presente, né per i lavoratori (p.es. impianti di aspirazione o tute di protezione), né per il territorio (polvere sparsa e sotterrata vicino al capannone in vicinanza di campetti di calcio).

Nel 1989, l'impresa chiuse, troppo evidente che qualcosa non funzionava e troppo grande la voglia degli operai di denunciare uno Stato che è triplice complice: Prima nel dare in appalto la scoibentazione dei vagoni merce in totale consapevolezza che le polveri d'amianto producono morti; poi nei dirigenti e medici dell'ASL di Avellino che troppo a lungo hanno chiuso gli occhi, le orecchie e la bocca di fronte al un vera e proprio omicidio di massa; in fine in forma della giunta comunale che nel 2005 non avviò la bonifica dell'area industriale. E l'omicidio di massa continuò anche oltre il 1989: Con il semplice cambiamento di nome dell'azienda in Elsid e con gli operai più fedeli al padrone, i lavori continuarono, in segreto e in modo illegale, producendo ancora malattie lavorative e morti bianche!

Il 22 settembre si è tenuta un'ulteriore udienza nel processo Ex-Isochimica di Avellino. Noi eravamo presenti davanti all'aula bunker di Poggioreale e abbiamo parlato con un ex operaio. Ci sembra fondamentale oggi porre la question del lavoro legato a quella del territorio e della salute. Dalla Val Susa passando da Avellino ed il Salento e arrivando a Taranto e la Sicilia, collettivi di operai e iniziative cittadine lottano per il diritto al lavoro legato al diritto alla salute – una lotta che coinvolge, in fine, tutti noi, sia come lavoratori, che come abitanti di un territorio avvelenato. SOLIDARIETÀ CON I LAVORATORI DELL'EX-ISOCHIMICA IN LOTTA PER LA VERITÀ E LA GIUSTIZIA!