[Campi Bisenzio - FI] Alla GKN gli operai vincono e sconfessano il CCNL che piace tanto a Landini

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I lavoratori della GKN sono riusciti a far saltare, in sede di contrattazione di secondo livello, tutte le brutture del CCNL metalmeccanici approvato con la firma dei confederali, e venduto ai lavoratori come il miglior accordo possibile.

Ciò nonostante le ambiguità della FIOM, che prima del rinnovo assicurava la possibilità di poter migliorare in sede di contrattazione di secondo livello i termini stringenti del nuovo contratto, salvo poi rimangiarsi tutto non appena il referendum nelle aziende ne ha sancito l’accettazione.

Difatti alla GKN – dove il NO all'accordo ha vinto con oltre il 90% dei voti –, i lavoratori hanno imposto un contratto di secondo livello che ha messo in sicurezza i diritti dei lavoratori lesi dal contratto. Ecco i termini dell’accordo:

1) malattia breve (fino a cinque giorni) pagata al 100%;

2) nessun aumento fisso riassorbibile (tranne per quadri ottavo livello);

3) premio di risultato che mantiene quota fissa;

4) straordinario obbligatorio a 40 ore e non 80;

5) plurisettimanalita' vincolata a approvazione RSU e lavoratori;

6) accesso alla legge 104 secondo norma di legge, salvo disponibilità del lavoratore a pianificare (è stata dunque ribaltata la dicitura del CCNL).

Insomma un recupero su tutti i fronti ottenuto con lo sciopero degli straordinari e dei sabati: dimostrazione che se le RSU sono forti, ossia se hanno alle spalle dei lavoratori che le sostengono, sono in grado di portare a casa il risultato.

La vittoria sul CCNL si affianca anche a quella sulle condizioni interne all’azienda: prevede infatti 7 assunzioni e altre 4 in ponte su 32 precari.

Nella GKN  non sono mai entrati in vigore la legge Fornero e il Jobs Act, ma vige articolo 18 del 1970; non viene riconosciuto e applicato il Testo Unico sulla rappresentanza; i sabati solo volontari e maggiorati al 100%; le pause ergonomiche al montaggio avvengono ogni 50 minuti; il tempo tuta è di 10 minuti in orario di lavoro; gli interinali vengono assunti per grado di anzianità e non c'è possibilità di "rottamare" il parco interinali ma vige l'obbligo a richiamare gli interinali mandati via in precedenza che formano dunque il "bacino" di reclutamento.

Tutto ciò è stato possibile solo grazie alla lotta, all’unità e alla determinazione di tutti.

La vittoria sul contratto nazionale smentisce anche i giochi di parole di Landini, per cui questo accordo non solo è il massimo che si poteva ottenere, ma sarebbe anche favorevole ai lavoratori. Se Landini ha smesso di ascoltare la base del suo sindacato per riallinearsi a FIM e UILM, è la base a farsi sentire sconfessando il suo operato.

La GKN ha indicato la strada, ora si tratta di seguirla.

Rete Camere Popolari del Lavoro