I lavoratori dell'opera si mobilitano contro privatizzazioni e precarizzazione

Esternalizzazione dei servizi, precarizzazione del lavoro. Quante volte abbiamo visto questa ricetta spacciarsi per soluzione ai problemi delle finanze pubbliche. . Una falsa soluzione che non comporta risparmi, arricchisce i privati, crea nuovi caporali travestiti da manager e si legittima con i comportamenti scorretti dei dipendenti “fannulloni” che verrebbero finalmente puniti. Così però l’arbitrio e il dispotismo dei dirigenti cresce; e crescono, insieme a esso, le reti di clientele e favoritismi, di piccoli privilegi e ruberie, create per mantenere consenso e sedare il dissenso. A detrimento dei diritti di tutti. 
Questo processo adesso sta investendo anche i lavoratori delle fondazioni Lirico-Sinfoniche, come dimostrato esemplarmente dal caso di Verona, di cui abbiamo parlato spesso. Cantanti, ballerini, sarti, truccatori, macchinisti dai teatri di tutta Italia a rischio licenziamento per essere eventualmenti riassunti a condizioni peggiorative. Da qualche mese, nel totale abbandono da parte dei sindacati confederali, molti di loro si sono organizzati costituendo un Comitato Nazionale e si sono organizzati per reagire e far sentire la loro voce. 
Lunedì scorso erano sotto Montecitorio, per il loro primo presidio nazionale a Roma. E noi eravamo con loro, a sostenerli insieme a una delegazione di ex-lavoratrici Almaviva e ai compagni del movimento di lotta per la casa. Nel farlo non abbiamo avuto il minimo dubbio. Perché ci sono tanti modi di calpestare la dignità di chi lavora: lo si può trattare come una bestia da soma e fargli spezzare la schiena per uno stipendio misero; lo si può tenere sotto il ricatto permanente della scadenza di un contratto; lo si può usare come capro espiatorio per i problemi strutturali di un sistema malfunzionante. Lo si può anche svilire nelle sue passioni, nella sua arte, nelle sue competenze così faticosamente acquisite. 
Noi questa tendenza la vogliamo invertire a tutti i costi. Crediamo sia nel cervello, nella nei muscoli, nel cuore e nelle corde vocali di tutti i lavoratori e le lavoratrici il patrimonio più grande di questo paese. Un patrimonio che la logica del profitto non è in grado di valorizzare. Allora bisogna trovare un’altra logica, e non lo si può fare che con la lotta. Per questo continueremo a sostenerli.

CANTARE, CREARE, CULTURA POPOLARE!
 


CO​MITATO​ NAZIONALE LAVORATORI FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE

Lettera Aperta di Ringraziamento Venezia 28/02/2017

Lunedì 27 Febbraio si è svolto a Roma in Piazza Montecitorio, un presidio del CNLFLS, al quale hanno partecipato, oltre ai lavoratori delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche, anche altri lavoratori che si affacciano al mondo dello spettacolo e dei servizi come il movimento dei “CLASH CITY WORKERS”; a vari studenti di conservatori; a varie associazioni e sigle sindacali come USB, ai quali va fatto un RINGRAZIAMENTO e vorremmo approfittare per specificare che il nostro comitato non è esclusivo, ma inclusivo e accoglie ogni forma di partecipazione democratica e civile, condanna i vari settarismi che hanno portato alla divisione stessa dei lavoratori e dei cittadini.

La trasversalità del nostro movimento include anche il buon senso e qualsiasi stimolo attivo, perché pensiamo che solo con la partecipazione attiva e la costruttività si possano raggiungere tanti obbiettivi.

Ringraziamo quindi anche i vari ISCRITTI alle SIGLE CONFEDERALI che per scelta e senso di responsabilità stanno aiutando e partecipando alla giusta causa della difesa del lavoro e delle professionalità che hanno sempre distinto questa Nazione come culla delle eccellenze Mondiali che qualcuno ha deciso di distruggere.

Continuiamo uniti nella battaglia in difesa dei diritti dei lavoratori, della cultura e della musica, contro questa classe dirigente che sta declassando la Nazione e ancora e veramente un grande ringraziamento a tutti quelli che hanno deciso di sacrificare una parte della loro vita , per questa lunga , ma gratificante battaglia.

GRAZIE

Tombolani Tullio

Rete Camere Popolari del Lavoro