[Roma] Blocchi stradali davanti al Pertini per il pagamento degli stipendi

Intensa giornata di lotta ieri per gli addetti alle pulizie dell'ospedale "Sandro Pertini". I lavoratori hanno bloccato a più riprese via dei Monti Tiburtini, fino all'arrivo delle forze dell'ordine, per un'ora. Il tavolo ottenuto con la direzione dell'Asl grazie ai blocchi è stato interrotto quando i lavoratori che dovevano attaccare il turno alle 13 sono stati mandati via dall'azienda che comunicava di aver deciso i licenziamenti per tutti (cosa che ovviamente non può fare), e una lavoratrice ha avuto un malore.

La mobilitazione delle lavoratrici del “Sandro Pertini” continua. Da martedì scorso sono in presidio permanente davanti all’ospedale Sandro Pertini, e ieri si doveva tenere l'assemblea sindacale indetta da tutte le sigle sindacali, per richiedere il pagamento degli stipendi e l'internalizzazione dei lavoratori. A causa dell’indifferenza dell’Asl alla loro richiesta di un tavolo, i partecipanti hanno deciso di ottenere l’attenzione dovuta nell'unico modo a quanto pare efficace: il blocco di via Monti tiburtini.

Dopo aver bloccato ad intermittenza il traffico, finalmente le lavoratrici sono riuscite ad ottenere una delegazione per discutere con i dirigenti Asl. Mentre si cercava di strappare quello che dovrebbe essere dovuto (lo stipendio), alle lavoratrici che avevano chiesto un permesso per poter partecipare all'assemblea è stato comunicato dal coordinatore che sarebbero state licenziate, e a quelle che avrebbero dovuto attaccare al turno delle 13, è stata negata la possibilità di lavorare (nonostante lo facciano senza ricevere uno stipendio). Dal tavolo, interrotto e poi ripreso a causa della tensione creatasi dalle minacce (una lavoratrice ha dovuto per questo ricevere le cure del pronto soccorso dell'ospedale), l’unica cosa ottenuta è la solita promessa dell’Asl di sollecitare l’azienda a pagare e di fare il possibile per non rinnovare l’appalto alla cooperativa Ma. ca. (che scade a fine ottobre) di conseguenza le lavoratrici, e i loro sindacati USB e Cobas, hanno deciso di mantenere il presidio davanti all'ospedale e di indire uno sciopero per il prossimo 10 ottobre.

Questa la corrispondenza a Radio Onda Rossa durante la protesta.
Pubblichiamo di seguito il comunicato dei Cobas Lavoro Privato:

ANCORA IN LOTTA DOPO LA MOBILITAZIONE DI OGGI
Si è svolta oggi la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici della MA.CA. SRL che gestisce il servizio di pulizie dell’Ospedale Sandro Pertini di Roma. Una mobilitazione indetta contemporaneamente dai COBAS, dall’USB e dall’UGL e che ha visto anche l’esercizio di blocchi stradali su via dei Monti Tiburtini.
I lavoratori e le lavoratrici sono in mobilitazione perché da mesi ricevono stipendi con ritardi enormi ponendo decine di famiglie, per lo più donne mono-reddito e part-time in gravissime condizioni economiche. Durante il blocco stradale la Direzione Sanitaria dell’ospedale e della ASL RM 2 ha ricevuto una delegazione sindacale mista (COBAS-USB-UGL) nel corso della quale sono state esposte la ragioni della protesta. LA richiesta forte oltre al pagamento degli stipendi arretrati è che la società MA.CA. SRL veda il suo appalto revocato stante la situazione che va avanti dal mese di novembre 2015.
Nel corso degli incontri con la Direzione Sanitaria DENUNCIAMO CON FORZA L’ATTEGGIAMENTO ARROGANTE E MINATORIO DELL’AZIENDA MA.CA SRL CHE COMUNICAVA VERBALMENTE – attraverso i suoi rappresentanti – il licenziamento delle persone che avevano partecipato alla assemblea sindacale dalle quale è scaturita poi la mobilitazione e impedendo al personale in servizio nei turni pomeridiani di prendere servizio.Un atteggiamento gravissimo, fatto anche di minacce verbali e arroganza. Nel corso dei momenti di tensione che sono susseguiti alle comunicazioni di licenziamento tre lavoratrici sono ricorse a cure mediche presso il pronto soccorso per malori improvvisi. Una di loro E’ IN GRAVI CONDIZIONI. Quanto accaduto è solo il culmine di una situazione esasperante e indecente. I licenziamenti e la situazione sono rientrati solo dopo un’ora con le organizzazioni sindacali che hanno imposto il ritiro dei provvedimenti.
Va stigmatizzato anche l’atteggiamento della direzione sanitaria che si dice impossibilitata a dare delle risposte concrete ai lavoratori e alle lavoratrici appellandosi alle regole burocratiche degli appalti nei servizi sanitari.
In mancanza di risposte concrete la mobilitazione quindi va avanti con il presidio di fronte il Pronto Soccorso del Sandro Pertini e con la PROCLAZIONE DI UNO SCIOPERO PER TUTTO IL TURNO DI LAVORO IL GIORNO 10 OTTOBRE 2016 INDETTO DALLE ORGANIZZAZIONI COBAS LAVORO PRIVATO E USB

Appalti  

Rete Camere Popolari del Lavoro