[Roma] Pertini: addetti delle pulizie senza stipendio da mesi, la protesta alla Asl

Lasciati da un mese e mezzo senza stipendio dalla solita ditta appaltante, una sessantina di operaie e operai delle pulizie del "Sandro Pertini" hanno improvvisato una visita alla direzione dell'Asl Roma 2 per spiegargli che senza stipendio non riescono a campare.

Sul sito internet della Ma.Ca. si legge "Un team di professionisti al vostro servizio grazie a puntualità, dedizione e competenza". Evidentemente si intende la puntualità pretesa dai propri dipendenti, non certo quella nel pagamento degli stipendi. Infatti, più volte nel corso dell'ultimo anno i versamenti delle retribuzioni sono arrivate in ritardo, anche di venti giorni. Questa volta si è arrivati ad un mese e mezzo di ritardo (ultimo stipendio versato, quello di maggio) per dei lavoratori sottoposti anche a severe limitazioni del diritto di sciopero, essendo il loro luogo di lavoro l'ospedale "Sandro Pertini" di Roma (Pietralata).

In una sessantina sono andati stamattina dall'ente responsabile dell'appalto (l'Asl Roma 2) a chiedere loro conto di quanto sta succedendo. L'incontro con i dirigenti della Asl, che era già stato chiesto qualche giorno fa senza ottenere risposta, si è finalmente svolto in seguito all'occupazione della sala d'ingresso della sede, da parte dei lavoratori. I lavoratori ne sono usciti con due impegni da parte della Asl:

- Il pagamento diretto degli stipendi ai lavoratori da parte dell'Asl nel caso che la Ma.Ca. non versi le retribuzioni nei prossimi giorni. Se l'azienda, bontà sua, fornirà alla Asl le buste paga dei dipendenti esse saranno piene, altrimenti saranno più o meno al 70%, per la non possibilità di stabilire quanto spettante ad ogni lavoratore. I soldi per gli stipendi saranno stornati dalla prossima fattura che la Asl avrebbe pagato alla Ma.Ca., ed arriverebbero non prima di fine agosto. Insomma, mentre quest'estate le famiglie di queste persone dovranno tirare avanti con non si sa quali soldi, i dirigenti di Ma.Ca. e Asl se ne andranno in vacanza chi sa dove, speriamo che qualche cocktail gli vada di traverso.

- Un documento firmato dalla Asl da dare ad eventuali creditori dei lavoratori (come i padroni di casa), in cui si afferma che i lavoratori non possono temporaneamente pagare a causa del ritardo degli stipendi. Per garantirli da eventuali minacce di sfratto e simili.

Come delle persone siano costrette a protestare perfino per farsi pagare gli stipendi che si sono già abbondantemente sudati, appartiene alla triste epoca in cui chi lavora si sente dire di dover ringraziare chi li sfrutta. Quanti casi diversi abbiamo contato in cui ai lavoratori di ditte in appalto viene negato lo stipendio con la scusa che l'ente appaltante non ha versato quanto dovuto all'azienda? Un gioco delle tre carte in cui dirigenti pubblici e privati si rimpallano le responsabilità, ognuno dicendo che non può farci niente. Però qualcosa gli enti pubblici possono fare, evidentemente i margini legali per il pagamento diretto dei lavoratori, sottraendo i soldi dalle fatture dovute alle aziende, ci sono. È bene ricordarselo e pretenderlo in casi simili, in attesa che il pubblico faccia l'unica scelta sensata per questi servizi: internalizzarli.

 

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