[Roma] 8 Marzo sciopero delle donne per le donne

Martedì 8 Marzo le maestre e le educatrici di Roma Capitale scioperano e manifestano per i diritti di tutte le donne. Oltre 2000 lavoratrici precarie rischiano di perdere il posto di lavoro che coprono da anni senza alcuna certezza di stabilità negli asili e nelle scuole materne comunali e migliaia di famiglie rischiano di avere un servizio sempre più scadente e sempre meno spazi dove far crescere ed educare i propri figli e le proprie figlie.

Dopo che la Corte di Giustizia Europea ha condannato l'Italia per abuso nell'utilizzo di contratti a tempo determinato (oltre 36 mesi), il Comune di Roma ha trovato una soluzione geniale e, anziché regolarizzare queste lavoratrici, le ha licenziate in tronco.
In occasione della giornata della donna, quindi, le maestre vogliono che l'attenzione si focalizzi su questa drammatica situazione che vede coinvolte le donne in quanto lavoratrici ed in quanto madri, nonne o sorelle molto spesso costrette a restare a casa a badare ai figli/nipoti/fratelli non potendosi permettere di pagare rette annuali che nel prossimo anno aumenteranno in media di 200€ (con picchi di 500€) visto anche il progetto di allargamento ai privati.

Ad un anno di distanza dall'inizio della lotta contro il nuovo contratto decentrato (la vittoria del NO al referendum contro l'atto unilaterale di modifica del CCDI da parte dell'allora Giunta Marino risale al 25 Marzo 2015 e la lotta è tuttora in corso), le maestre capitoline scendono ancora una volta in piazza e chiedono il sostegno di ogni donna e di ogni genitore che viva in questa città per ribadire che: i servizi educativi e scolastici sono servizi essenziali che devono essere garantiti a tutti e quindi devono rimanere pubblici; il lavoro e la professionalità delle maestre vanno riconosciuti attraverso un piano di stabilizzazione delle precarie ed un piano di assunzioni per far fronte alla carenza di organico; infine, tutte le lavoratrici devono essere inquadrate come personale docente e devono avere lo stesso inquadramento contrattuale.

Di seguito ripubblichiamo il comunicato del raggruppamento di dipendenti diretti ed indiretti del Comune di Roma "Lotta in Comune" formatosi da poco con l'obiettivo di unire le varie vertenze sul lavoro che vedono come controparte proprio il Comune.
 

 

8 MARZO SCIOPERO DELLE DONNE PRECARIE DI ROMA CAPITALE

PRESIDIO ORE 14:00 A PALAZZO VIDONI

 

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Solidarietà alle lavoratrici precarie dei nidi e delle scuole di infanzia di ROMA CAPITALE

Da anni le lavoratrici di nidi e scuole d’infanzia, in particolare le precarie, si battono contro ogni tentativo di privatizzazione e di taglio dei servizi educativi e scolastici comunali, previsto anche dal “Tronca pensiero”.
Mentre nidi e scuole sono sottoposti a duri attacchi, anche per effetto di accordi unilaterali imposti dalle gestione Marino e ribaditi anche nella gestione commissariale, con il progressivo affidamenti di asili nido a gestione privata e non più a gestione diretta comunale, a partire dai nuovi asili nido da aprire a Roma Capitale, nonché della scelta di cedere le scuole d’infanzia comunali interne a scuole e istituti omnicomprensivi alla gestione statale, senza dare alcuna garanzia al personale, anche a tempo indeterminato insegnate di scuola dell’infanzia comunale, che sarebbe quindi in via di esubero o di possibile ricollocazione in altri compiti e funzioni, non riconoscendo nemmeno a loro la funzione docente (quindi considerandole ancora come “maestre”, come le educatrici verrebbero riportate alle funzioni di “assistenti di asilo nido” e non educatrici). Un ritorno culturale per i servizi della fascia 0-6 anni di decenni, in sintonia con la delega per il settore a livello nazionale della L. 107/2015 (la buona scuola che di buono ha poco o nulla) di cui questi provvedimenti sono la sperimentazione e anticipazione nella Capitale d’Italia, per vedere la futura ratifica con i provvedimenti normativi nazionali, oltre alla dequalificazione professionale, alla perdita di posti di lavoro e al danno anche per cittadini-e e utenti, per il servizio pubblico.  
Le gravi carenze di organico evidenziate anche negli ultimi comunicati di Tronca, vedono la necessità di almeno 1200 assunzioni su posti vacanti (in totale a Roma Capitale ci sono 8400 vuoti strutturali di organico).
D’altra parte non si è ancora trovato a Roma un sistema per garantire la possibilità di stabilizzazione alle precarie con più di 36 mesi di servizio, per una interpretazione limitativa della sentenza Europea di condanna del Governo italiano (sentenza del 26 novembre 2014) per il precariato delle scuole statali, né un meccanismo certo, trasparente e corretto per l’utilizzo delle lavoratrici per le sostituzioni e le supplenze sia di livello dipartimentale che di quello municipale, aumentando di fatto il carico di lavoro del personale in servizio nelle scuole e negli asili nido.
Contro tutto questo sfacelo, in occasione della giornata internazionale di lotta dell’8 marzo, dove è previsto uno sciopero generale (c.d. “sciopero delle donne”),  le lavoratrici precarie si mobiliteranno con un presidio di protesta e di lotta dalle ore 14 alla Funzione Pubblica (palazzo Vidoni) e con una assemblea  alla sala del Carroccio in Campidoglio, sempre dalle ore 14.
Il raggruppamento “LOTTA IN COMUNE”, esprime la sua solidarietà a tutte le mobilitazioni delle lavoratrici precarie e le invita a partecipare al Corteo cittadino del 19 marzo (ore 16 da Piazza Vittorio), dando un segnale chiaro di continuità delle mobilitazioni, sia specifiche che sui punti di piattaforma comuni.
 
Roma, 5 marzo 2016
 
RAGGRUPPAMENTO “LOTTA IN COMUNE”

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