[Frosinone] 228 giorni di resistenza.. e si continuerà!

Continua l'opposizione dei lavoratori della Multiservizi di Frosinone, i quali non si arrendono davanti allo scaricabarile istituzionale in riferimento alla liquidazione ed al fallimento della società pubblica.

Lo scenario che si ha davanti è quello di una lotta fratricida tra enti locali (Provincia, comune di Frosinone e Alatri) e Regione, vecchi alleati nella gestione della Multiservizi S.P.A. e ora nemici giurati.
Il tutto, come sempre, a danno della parte più debole della vicenda: i lavoratori.

Dal 21 Ottobre a seguito dei registri depositati in tribunale riguardanti il possibile fallimento della società, enti e Regione cercano riparo dalla possibilità di mettere mano al risanamento dei debiti della società, dall'intervento della Corte dei Conti (1), dalla possibilità di pagare per la situazione in cui hanno gettato la Multiservizi e conseguentemente i dipendenti di essa, buttati in mezzo ad una strada senza troppi giri di parole.
Il riparo di cui sono alla ricerca i responsabili di questa brutta vicenda, appare poco sicuro.
Le responsabilità, le azioni, i risultati, sono conosciute e di pubblico dominio. Gli enti hanno usufruito di 10 anni di servizi (1997-2006) senza alcun onere, con lavoratori senza contributi risparmiando € 22 milioni e usufruendo di € 5.5 milioni di fondi regionali.
Risparmi gestiti nei costi di un Presidente e di un consiglio di amministrazione abbondantemente stipendiati, nell'assunzione di dirigenti eccessivi e onerosi, in errori gestionali dei "tecnici", ma soprattutto nella copertura del costo dei servizi che gli enti non hanno mai pagato per intero generando debiti della società, innescando la necessità di ricorrere alla CIG in deroga.
Nel contempo si riduceva il capitale sociale, si bloccavano i contratti di servizio arrivando drammaticamente al licenziamento collettivo, con una Regione a guida Polverini che si tirava fuori formalmente, abbandonando la difesa dei suoi interessi nella società.
Il ben servito alla Multiservizi fu dato da Iannarilli e Ottaviani, rispettivamente Presidente della Provincia e sindaco di Frosinone entrambi di centrodestra , i quali hanno voluto l'entrata delle cooperative nella gestione dei servizi, il conseguente spacchettamento degli stessi sferrando un calcio in culo ai lavoratori.
Come abbiamo gia esposto nel precedente articolo, la storia della Multiservizi S.P.A. è fatta di sperperi ed incompetenze, debiti scaturiti da un avvitamento di interessi personali e di partiti.

Come finirà la saga della Multiservi? Una tra le tante sorprese potrebbe riguardare la non fallibilità ( come dovrebbe essere) della società. Il debito, quel punto anddrebbe risanato per intero, con le seguenti quote : 20% Provincia € 1.634.206,93; 20% Frosinone € 1.634.206,93 11%; Alatri € 898.813,81; 49% Regione € 4.003.806,98.
Nessuno si augura questo, men che meno i lavoratori, i quali sostengono da tempo la rimessa in bonis della società come la via meno onerosa e più conveniente per tutti.
Da parte loro i lavoratori continuano a resistere, fanno valere da sotto una tenda in presidio permanente le loro ragioni, opponendosi alla ingiusta espiazione delle colpe altrui.
Lavoratori che da tempo suggeriscono e difendono l’unica strada possibile da intraprendere nell’interesse generale per mantenere l’occupazione e il reddito, svolgere adeguatamente i servizi, dimezzare il debito e non esporre altri a contenziosi giuslavoristici pesanti e incombenti.
Strada che ha come punto di partenza la forte difesa dei servizi pubblici.

(1) " in caso di mala gestione imputabile agli organi della società da parte delle società operanti in regime di in house providing"

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