[Cardito (Na)] Presidio ad oltranza dei lavoratori del Centro Commerciale "La Masseria"

Una vicenda tristemente comune quella che stanno vivendo i 54 dipendenti del supermercato  “La Masseria”, una storia di sfruttamento, ricatti e intimidazioni. Forse, però, è meglio partire dall'inizio.

“La Masseria” è un centro commerciale di Cardito (NA) dove lavorano 54 dipendenti, o meglio lavoravano visto che a fine agosto i lavoratori hanno saputo, senza alcun preavviso, che “La Masseria srl” aveva deciso di vendere l'attività alla “Ventrana srl”.

La vecchia proprietà ha lasciato i lavoratori con tre mesi di stipendi arretrati (a cui vanno aggiunti la tredicesima 2013 e la quattordicesima 2014 che non sono state corrisposte) e nelle mani di un nuovo padrone che, appena insediatosi, ha cerca cambiare i contratti portando un peggioramento delle condizioni di lavoro.
Infatti la nuova proprietà ha preteso di decidere unilateralmente il trasferimento dei lavoratori in tutti i supermercati della “Ventrana srl”. Insomma il piano è abbastanza chiaro: trasferire alcuni lavoratori in esercizi commerciali lontani dal loro domicilio (la “Ventrana srl” ha supermercati in tutta la Campania) per costringerli alle dimissioni e poter così sfruttare maggiormente chi resta.
La solita ricetta: “lavorare in pochi, lavorare di più”.

I lavoratori de “La Masseria”, però, hanno capito il "giochetto", e con l'aiuto della Confederazione Unitaria di Base (CUB), il loro sindacato, hanno denunciato il tutto e si sono rifiutati di sottoscrivere i nuovi contratti.
La risposta del padrone non si è fatta attendere: licenziamenti per tutti (aprendo la procedura di mobilità).

Così da sabato 6  lavoratori hanno deciso di proclamare uno sciopero e di presidiare il centro commerciale cercando di sensibilizzare la clientela. Come scrivono anche in un volantino che stanno distribuendo in questi giorni: "Noi abbiamo reagito con l'unica arma che ancora abbiamo a nostra tutela che è quella dello sciopero (che se ne dica ancora non è stata abolita), e lo facciamo insieme ai nostri mariti, mogli, figli perché per noi non è un gioco e non è un capriccio, è l'unica nostra speranza di cambiare".

La situazione, purtroppo, non è delle più semplici, infatti oltre al fatto che quasi tutti i lavoratori col proprio salario mandano avanti le  famiglie, alcuni sono alle prime esperienze di lotta e il padrone tenta di provocarli minacciando e offendendo, ad altri in questi giorni stanno arrivando telefonate anonime...

Insomma il clima è teso, ma, nonostante questo, quando ieri mattina siamo andati a parlare con loro ci sono sembrati determinati a non arrendersi.
Le rivendicazione che hanno sono chiare: vogliono tutti gli arretrati, vogliono essere reintegrati e lavorare a delle condizioni che non siano peggiori di quelle precedenti, vogliono inoltre che chi fino a ieri ha lavorato in nero venga regolarizzato e andranno avanti fino a quando le loro richieste non saranno accolte.
Noi saremo al loro fianco e invitiamo chiunque voglia essere solidale con la lotta che stanno portando avanti a recarsi in questi giorni fuori al centro commerciale “La Masseria” (viale Primo Maggio- Cardito) per sostenere il presidio.

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