[Calenzano - Fi] Nuovi sviluppi nella vertenza Linari

Un piccolo ma importante risultato ottenuto dagli operai della Linari, riceviamo e pubblichiamo gli aggiornamenti.

NUOVI SVILUPPI NELLA VERTENZA LINARI G
Oggi, come concordato tra i lavoratori, abbiamo rifiatato e l’attività lavorativa è ripresa regolarmente fatta eccezione per gli operai in cassa integrazione e ferie forzate.

Ma proprio oggi possiamo dire di aver portato a casa un altro piccolo risultato.
Siamo riusciti finalmente a confrontarci, tutti i lavoratori, con la Direzione aziendale che ha deciso, dopo un colloquio durato circa un’ora, di:
- ritirare i provvedimenti di cassa integrazione e ferie forzate
- ha finalmente consegnato le buste paga del mese di maggio ai lavoratori
- ha fissato l’incontro ufficiale tra le parti per giovedì alle ore 11.00 presso la sede aziendale al quale parteciperanno: la Direzione rappresentata dal CNA e un operaio che dopo l’incontro di oggi è stato formalmente riconosciuto come rappresentante dei lavoratori.

Domani la produzione riprenderà a pieno regime in attesa dell’incontro di giovedì dove si dovrebbe arrivare alla firma dell’accordo che oggi i lavoratori hanno presentato alla Direzione aziendale.

Unica nota negativa della giornata è stato l’invio di una contestazione disciplinare recapitata a casa di ogni lavoratore in relazione a quanto accaduto nel primo giorno di lotta.

Vedremo come muoverci anche su questo fronte ma avevamo messo in conto fin dall’inizio che per arrivare ai nostri obiettivi, anche raggiungendoli, avremmo dovuto pagare qualcosa, ma rispetto a quanto abbiamo fatto fino ad oggi quest’ulteriore provvedimento non ha spaventato nessuno!

Dopo l’incontro di giovedì torneremo ad aggiornare su quanto accaduto sperando di chiudere con la firma dell’accordo che abbiamo proposto.
Operai Linari Srl


COME PROCEDE LA VERTENZA ALLA LINARI Srl

Dopo 4 giorni di tira e molla siamo arrivati a segnare un primo punto: nel pomeriggio del 4 luglio la Direzione aziendale ha inviato una comunicazione a FIOM e COBAS dichiarando di aver provveduto a pagare la busta del mese di maggio e richiede un incontro formale tra le parti, rispondendo in pieno alle nostre richieste. Vogliamo sottolineare come in questi giorni tutte le decisioni sono state prese in autonomia dalla stragrande maggioranza degli operai. I COBAS in modo molto corretto hanno dato la copertura sindacale per lo sciopero e in modo altrettanto corretto risponderanno alla comunicazione aziedale fissando l'incontro tra le parti e delegando gli operai stessi a portare avanti la trattativa.

Adesso vedremo in che modo usciremo da questa trattativa e quali saranno le spiegazioni che la Direzione aziendale darà del proprio comportamente.

Siamo consapevoli che stiamo portando avanti una battaglia che non cambierà di una virgola il panorama di miseria e sfruttamento che ci circonda. Una "piccola" vertenza, ma che nel nostro piccolo è per noi qualcosa di grandissimo per il semplice fatto di aver avuto il coraggio di farla, di averla fatta tutti insieme imparando a conoscerci meglio. Di quest'esperienza faremo sicuramente tesoro per il futuro perchè possiamo dire di "aver capito come si fa", che stare zitti non serve a niente e che lottare, anche se ha un prezzo, paga sempre!

Nei prossimi giorni seguiranno aggiornamenti sull'andamento della trattativa.

Operai Linari srl
Calenzano, 5 luglio 2014

COSA STA SUCCEDENDO ALLA LINARI G SRL DI CALENZANO?

Siamo operai del settore metalmeccanico e lavoriamo alla Linari G. srl di Calenzano, a Firenze, nell’indotto del Pignone: in tutto siamo 16 dipendenti.

In questi mesi la situazione in officina andava sempre peggiorando per le condizioni di lavoro e per i tempi di attesa della busta paga che si dilatavano sempre di più. Nell’ultimo mese però il deterioramento dei rapporti con la Direzione – rappresentata da Gianluca Linari – ha avuto un’accelerazione visto l’avvio della procedura di cassa integrazione e il mancato pagamento della busta paga

Il 1 luglio abbiamo deciso di scioperare e non rientrare a lavoro dopo la pausa pranzo perché ancora non ci siamo visti corrispondere la busta paga del mese di maggio.Volevamo un incontro con la Direzione che in tutta risposta non si è presentata e ha mandato una segretaria a redarguirci e ad intimarci di andarcene.

Il 2 luglio abbiamo convocato uno sciopero di 8 ore con la finalità di strappare un incontro alla Direzione per riuscire a capire i motivi per cui, nonostante si lavori regolarmente, non ci sono i soldi per le nostre buste paga.La Direzione però ci ha anticipato ed ha risposto con la SERRATA lasciando questo foglio appeso sulla porta: “con la presente si comunica a tutti i dipendenti che la ditta è chiusa per cassa integrazione o ferie a seconda della situazione personale di ciascun dipendente fino a data da determinare”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno però la Direzione ha inviato a casa di tutti i dipendenti un telegramma dove si ordinava il rientro a lavoro per il giorno successivo fatta eccezione per 5 operai: tre messi in cassa integrazione, due in ferie forzate. Ferie e cassa integrazione chiaramente punitive. Basta riportare le poche righe della raccomandata che ci hanno spedito: “preso atto della proclamazione dello sciopero di 8 ore proclamato per la giornata del 2 luglio e come già comunicato più volte precedentemente l’azienda sospende l’attività lavorativa per cassa integrazione dal 3 luglio 2014 all’11 luglio 2014. Il suo rientro è previsto per il 14 luglio”.

Il 3 luglio ci siamo però presentati tutti davanti ai cancelli decisi a riproporre lo sciopero e strappare l’incontro con la Direzione. Nessuno è entrato a lavorare in officina ma ancora una volta la Direzione si è sottratta al confronto non presentandosi sul posto di lavoro.

Oggi, 4 luglio, abbiamo rinnovato lo sciopero di 8 ore. L'officina è quasi deserta: i centri di lavoro, le frese e i torni sono tutti spenti ad eccezione di uno.

Lunedì ci ritroveremo ancora davanti ai cancelli e decideremo in che forme proeseguire questa battaglia. Quando la Direzione accetterà di incontrarci anzitutto formalizzeremo che solo noi operai e coloro che noi nomineremo saranno delegati a parlare nella trattativa durante la quale vogliamo stabilire un piano di rientro per pareggiare i conti delle buste paga e chiederemo il ritiro della cassa integrazione e delle ferie forzate perchè queste azioni (quelle si!) stanno mettendo a serio i nostri posti di lavoro e esponendo l'azienda al rischio di una chiusura imminente.

Operai della Linari Srl

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