[Livorno] 17 maggio: "un corteo così proprio non ce lo aspettavamo"

"Determinatezza, rabbia, spontaneità e disposizione alla lotta". Con queste parole si apre l'articolo di Livorno Indipendente sul corteo del 17 maggio dei lavoratori del Consorzio Toscano Trasporti, che gestisce il trasporto pubblico nelle province di Livorno, Pisa e Lucca.

Una manifestazione molto partecipata e determinata, contro le riduzioni salariali e gli esuberi conseguenti al piano di privatizzazione delle linee. Un nuovo momento di lotta e opposizione al pesante attacco al settore del trasporto pubblico, dopo gli scioperi e i cortei che dalla fine dell'anno scorso i lavoratori hanno messo in atto a Genova, Firenze e Roma.

Oggetto della protesta dei dipendenti sono soprattutto le decurtazioni in busta paga, conseguenza della privatizzazione del servizio pubblico, e più in generale tutti gli effetti delle ultime scelte politiche in materia di trasporto pubblico locale. Per questo motivo durante il corteo non sono mancate le contestazioni alle forze politiche, in particolare al Partito Democratico e ai suoi esponenti locali. Che a Livorno l'aria che tira per il PD non sia buona lo dimostra anche la decisione - quasi all'ultimo momento - di Renzi di cancellare la visita in città per la campagna elettorale in vista delle elezioni amministrative.

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da livornoindipendente.it

SCIOPERO E CORTEO DEI LAVORATORI DELLA CTT. TANTA LA RABBIA E LA VOGLIA DI LOTTARE

Un corteo così, proprio non ce lo aspettavamo. Determinatezza, rabbia, spontaneità e disposizione alla lotta. Così potremmo provare a definire questo corteo, composto da quasi 400 lavoratori (pressoché la totalità e provenienti anche da altre città) della CTT Nord, il Consorzio Toscano Trasporti che gestisce il trasporto pubblico nelle province di Livorno, Pisa e Lucca.

Le ragioni della protesta sono presto dette: la riduzione salariale di 300€ dalla busta paga a causa dei contratti integrativi applicati lo scorso inverno, di cui ci ricordiamo le clamorose giornate di sciopero di Dicembre a Genova e Firenze, appoggiate anche dagli autoferrotramvieri di Pisa e Livorno. Ma a seguito di quelle giornate le maxi multe arrivate ai lavoratori sono inverosimili: 25000€ multate alle varie sigle sindacali della CTT Nord, solo perché a Dicembre i lavoratori hanno deciso di scendere in piazza e scioperare senza preavviso.

Ad aggravare il tutto, 60 esuberi previsti nei prossimi mesi dal Consorzio, a causa del taglio di molte linee. Motivo di questi tagli e dei conseguenti esuberi? La privatizzazione di un servizio essenziale come il trasporto pubblico. Esattamente come accade per Trenitalia, le linee a maggior profitto vengono mantenute, tutte le altre tagliate perché ritenute inefficienti, con conseguente enorme disagio per chi ne usufruiva. Ecco, quindi, la vera logica che sottostà ai processi di privatizzazione: mentre prima il trasporto pubblico era un servizio e perciò corrispondeva ad una funzione sociale, adesso, diventando azienda a causa della privatizzazione, l’unica logica da seguire e quella di far profitti. E giù allora di tagli alle linee e ai salari, e licenziamenti a raffica per risparmiare fino all’ultimo centesimo.

Ma chi pensava che i lavoratori incassassero tutto questo senza che neanche provassero a lottare, si è di gran lunga sbagliato.
I lavoratori, decisi e determinati, hanno attraversato le vie della città volantinando alla cittadinanza le proprie ragioni di sciopero, mostrando compattezza e risoluzione nel proseguire lungo tutto il percorso. Tanta la rabbia e la propria volontà di manifestarla, dai petardi esplosi agli slogan contro il PD e i vertici della CTT.

Uno dei momenti più interessanti è stato il passaggio davanti alla sede del comitato elettorale del PD che è stata vivacemente contestata, in maniera del tutto spontanea, da parte dei lavoratori.

Termine del corteo, il comune di Livorno, bersagliato da piccoli petardi e ricoperto di striscioni, a testimoniare la rabbia di questi lavoratori.
Questo è stato soltanto uno dei piccoli passi di questa lotta, che continueremo a seguire, portando solidarietà e sostegno. Il cammino per la vittoria è ancora lungo, ma continueremo a lottare a fianco di questi lavoratori per garantirla.

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