[TNT] Firmato un accordo storico! Quando uno slogan diventa realtà

Negli stabilimenti TNT laziali e campani è stato finalmente firmato uno storico accordo: dopo le mobilitazioni, gli scioperi e i picchetti degli ultimi mesi, TNT, multinazionale della logistica, ha ceduto: ai lavoratori saranno riconosciuti pieni diritti e il pagamento pieno degli istituti contrattuali (ferie, malattia, TFR).

La vittoria è arrivata grazie alla determinazione dei lavoratori e al sostegno che sono riusciti a coagulare intorno alla loro vertenza, che ha portato ai cancelli della TNT decine e decine di persone decise a bloccare le attività degli stabilimenti se non si fosse messo fine ai soprusi, al razzismo, ai ricatti, al furto di denaro dalle buste paga, al disconoscimento dei più elementari diritti.



La lotta paga, insomma! E c'è di più: oltre alla vittoria sindacale, anche sul piano politico possiamo riconoscere che c'è stato un grande avanzamento. Per noi, che abbiamo sostenuto la lotta dei lavoratori, che torniamo con un bagaglio di esperienza fatto di solidarietà militante e di rapporto diretto con il corpo vivo della classe. E per i lavoratori stessi, che si sono resi protagonisti di questa vittoria, fino ad arrivare all'elezione e al riconoscimento di due rappresentanti sindacali formatisi nel vivo della lotta!

- Qui una copia dell'accordo sottoscritto

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leggi anche
- Continua (e paga) la lotta alla TNT. Blocchi a Fiano Romano e Teverola

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di seguito il comunicato del Si Cobas Napoli e Caserta

Alla TNT di Teverola vengono finalmente riconosciuti gli istituti contrattuali al 100%
Vincere si può, con la lotta!


Ieri, 12 maggio, TNT e il Consorzio di cooperative Gesco Centro dopo oltre tre mesi di trattativa hanno firmato il testo di accordo in cui vengono recepite interamente le richieste del SI-Cobas, ossia il pagamento ai lavoratori della cooperativa Log-Out operante a Teverola e Casoria delle indennità di malattia e infortunio, del ticket mensa a 5,29 euro a partire da ottobre 2014, e soprattutto il pagamento degli istituti contrattuali al 100% sia sulle ore effettivamente lavorate (da maggio 2014), sia su quelle non lavorate ma previste dal contratto (a partire da luglio).

Si tratta di un importante vittoria per tutti i lavoratori Log-Out: già a partire da questo mese essi riceveranno consistenti aumenti in busta paga (almeno 60 euro derivanti dal ticket mensa a cui vanno aggiunti gli incrementi derivanti dal pagamento degli istituti al 100%), mentre da ottobre si ritroveranno tra i 100 e 150 euro di incremento salariale complessivo su base mensile.

Quello conseguito ieri è un risultato in netta controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro, dove licenziamenti e attacchi ai salari sono oramai la norma, ma è altresì una conquista che si ricollega alla generale avanzata dei lavoratori sul terreno delle conquiste contrattuali e salariali nel comparto della logistica e più in particolare in TNT: l’accordo strappato a Napoli, infatti, segue di alcuni giorni accordi analoghi firmati nei magazzini in cui il SI-Cobas è il sindacato maggiormente rappresentativo (Bologna, Piacenza, Milano, ecc.), e segue di poche ore l’intesa siglata nei magazzini di Roma con lo stesso consorzio Gesco Centro.

Si è trattato di una trattativa lunga e complicata, per varie ragioni:

1)      Il SI-Cobas si è costituito alla TNT di Teverola solo lo scorso febbraio, in un contesto già segnato da pesanti attacchi portati avanti dai padroni sia sul versante occupazionale sia su quello salariale: la precedente cooperativa del gruppo Gesco Centro (Server Coop.) cui erano stati per 3 anni appaltati i lavori di facchinaggio per conto di TNT, aveva a fine gennaio chiuso le attività, sospendendo 21 lavoratori e attivando per questi ultimi la procedura di CIGS, e il fatto che gran parte di questi lavoratori fossero migranti ed erano già in contatto da alcune settimane col SI-Cobas probabilmente non è stata una pura casualità… Per contro, anche coloro (circa 100 tra i magazzini di Teverola e Casoria) che sono stati assunti nella nuova cooperativa Log-Out hanno visto peggiorare in maniera significativa la loro condizione, col taglio di ore di lavoro (tutti i full-time sono stati passati a 6 ore) e conseguente abbassamento del salario. Il tutto ovviamente, con il beneplacito e tanto di firma di CGIL-CISL-UIL…
2)      In un tale contesto, in cui prevaleva tra i lavoratori l’incertezza, la sfiducia e la paura, non è stato affatto facile far comprendere a questi ultimi che bisognava alzare la testa e non rinchiudersi in un orizzonte di mera difesa dell’esistente. Dopo anni e anni di arretramenti, ristrutturazioni aziendali e di accordi bidone firmati dai confederali, era naturale che gli operai non nutrissero alcuna fiducia nella possibilità di migliorare la loro condizione. In quest’ottica, è stato ancor più difficile fronteggiare le divisioni operate da TNT e Gesco e tenere unito il fronte dei cassintegrati (oramai privi di alcun legame contrattuale con la nuova cooperativa) con chi, entrando in Log-Out, si considerava quasi un “miracolato” poiché aveva “salvato il posto di lavoro”.

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