[Trezzo] La manifestazione dei facchini manda in tilt il polo logistico

(da bgreport.org) Nonostante tre mesi di dure trattative, nonostante l’attacco squadrista di due settimane fa, la protesta dei facchini della LDD di Trezzo continua. E manda in tilt il polo logistico di Trezzo, bloccando per ore l’accesso ai capannoni. File di camion e auto si sono così formate lungo le vie di percorrenza bloccando lo snodo autostradale e le vie nei dintorni. Nessun camion si è potuto muovere finché il corteo non è passato.

Stamane la mobilitazione, indetta dallo Slai Cobas, è cominciata alle otto di fronte ai cancelli della “Norbet Detressant”, altra azienda di servizio logistico interessata da una riorganizzazione interna che a breve lascerà a piedi altre decine di dipendenti.
Da lì la protesta si è spostata fino a raggiungere i cancelli dei capannoni della LDD, dove venerdì 4 aprile un gruppo di autisti e lavoratori, armati di bastoni e agli ordini di capi e capetti delle cooperative, ha attaccato il picchetto che da giorni bloccava il magazzino.

Ma la risposta non si è fatta attendere e non si fermerà ad oggi. Un corteo meticcio, un corteo arrabbiato che ha ricevuto la solidarietà da diversi lavoratori di altre cooperative di facchinaggio e realtà dell’attivismo bergamasco: dai lavoratori dell’Iper di Seriate, ai facchini di Brignano Gera d’Adda, fino ai ragazzi del Comitato “Lotta per la casa” di Bergamo.

La mobilitazione era nata da una lunga vertenza che si opponeva alla decisione della LDD di spostare la sede logistica da Capriate a Trezzo, licenziando così circa 160 lavoratori “storici” che avevano acquisito diritti e salari più alti, per assumerne altri con contratti più precari e flessibili.

Una mobilitazione che ha visto i facchini in prima fila per sovvertire un sistema che sta creando piccoli schiavi e marginalizzati.



La protesta si è conclusa a mezzogiorno con un’assemblea pubblica nuovamente di fronte ai cancelli della “Norbet Detressant”. Un clima rumoroso ha attraversato la manifestazione, che ha fatto da contraltare all’ingiustificato assemblamento di forze dell’ordine, che ha innalzato ingiustificatamente il livello di tensione.

La manifestazione di stamane rappresenta un dato importante da registrare per il territorio bergamasco. Oggi tale protesta ha dimostrato un nuovo momento importante di unità della lotta, con a base la rivendicazione dei diritti e della dignità.

Come sottolineato più volte dallo Slai Cobas e dai lavoratori, risulta essere sempre più necessario e reale estendere la conflittualità ad un unione solidale e naturale di due diritti che crisi e governi stanno sempre più smantellando, quali la casa e il lavoro.

- ascolta qui le voci in diretta dallo sciopero (su Radio Onda d'Urto)

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