[Napoli] Occupato Centro per l'Impiego. Uniti e inflessibili contro il Jobs Act!

(da caunapoli.org) Questa mattina abbiamo occupato il Centro per l'impiego di Via Diocleziano, una delle molte strutture, di competenza regionale, dirette discendenti dei vecchi uffici di collocamento. Questi centri, come le agenzie per il lavoro, valgono ben poco nel nostro paese. Nel 2010 ce ne diede conferma anche l’Istat che, a seguito di un’indagine sull’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, affermò che "poco meno del 5% del totale dei giovani" in Italia trova lavoro grazie alla loro intermediazione.

Eppure molte di queste strutture sono ancora un crocevia di disoccupati, giovani e meno giovani, che di tanto in tanto si recano in questi luoghi, non tanto per la speranza di trovare un lavoro - questo è chiaro - ma per qualche timbro che attesti la propria condizione e permetta di ricevere il sussidio di disoccupazione, l'iscrizione alle graduatorie per l'assegno di una casa popolare, o qualche agevolazione su quel che rimane dei cosiddetti servizi pubblici.

Ma non abbiate timore! A svecchiare e implementare le vecchie agenzie e gli atavici centri ci pensa il nuovo profeta! Renzi promette infatti una drastica messa a nuovo di questi luoghi, rendendoli finalmente funzionali...
Sì, ma funzionali a cosa? Alle logiche di un mercato che reclama forza lavoro flessibile e sfruttabile fino al midollo naturalmente! Se prima dunque la loro utilità era sostanzialmente nulla, ora - con la ristrutturazione del mercato del lavoro prevista dal Vangelo secondo Matteo (l'ormai noto Jobs Act), diverranno con ogni probabilità luogo di smistamento di lavoro precario e malpagato.
Che tipo di mansioni svolgeranno dunque le "merci" che le rottamate Agenzie venderanno al miglior offerente? Senz'altro mansioni poco qualificate, con contratti "anomali", che con le ultime modifiche previste dal DL 34/14 divengono sostanzialmente la norma.

Non riteniamo possibile continuare in questa direzione: con un tasso di disoccupazione ormai al 13%, che raggiunge quote impressionanti se consideriamo quella relativa al tessuto giovanile, la precarietà lavorativa stabile e permanente che vogliono utilizzare per far ripartire la "crescita" dei profitti di pochi, erodendo sempre più i diritti di coloro che sono costretti a vendere le proprie capacità per poche briciole, non può e non deve essere la soluzione!

Per conquistare una prospettiva di vita dignitosa ed un futuro nettamente diverso è necessario ripartire dalla lotta, mettendo in connessione le numerose vertenze che ogni giorno vengono portate avanti in questo paese, costruendo un'opposizione incisiva alle politiche di una società che vuole dirsi democratica, ma che in realtà, con misure autoritarie, chiude sempre più qualsiasi spazio di azione e di parola ai soggetti collettivi che la compongono.
Una prima occasione sarà il 12 Aprile a Roma, prima data nazionale contro il governo Renzi!

Resistiamo a quest'attacco, prepariamo l’offensiva!

Uniti e inflessibili… SMASH JOBS ACT!

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