Morto di lavoro, ucciso da Ferrovie dello Stato

Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio si è consumata l’ennesima tragedia: è morto Fabrizio un manovratore delle Ferrovie,  mentre lavorava. È stato lasciato morire da solo, poiché da solo lavorava a manovre sui binari che, come ci insegnano i lavoratori stessi, erano fino a qualche anno fa compiute in presenza di tre lavoratori "il carrellista, il manovratore e il deviatore"..

Che non vengano oggi a parlare di “fatalità”, di“errore umano”,ci risparmino anche le indagini sui dettagli della manovra di quella notte atroce. Sappiamo dove trovare i colpevoli e le vere cause di quest’ennesima morte di lavoro: sono i rampanti chief executive officers delle FS, con le loro politiche di riduzione dei costi sulla pelle dei lavoratori, con le continue riduzioni del personale, che determinano un aumento dei ritmi e dei rischi per chi lavora.

Sono queste politiche che hanno lasciato Fabrizio da solo a lavorare, e morire, sui binari.

Oggi, giovedì 16 gennaio (i funerali alle 14.30) , alle 16.00 in punto i macchinisti grideranno la loro rabbia ed il loro dolore, fischiando tre volte dai treni in corsa.

Si lavora intanto per costruire altre iniziative, per non dimenticare.

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Rassegna stampa:
- Il corriere
- La Nazione
- La Repubblica

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Riportiamo qui di seguito il contributo di un compagno ferroviere e il volantino della Cub trasporti:

Faccio il macchinista da oltre trent’anni, ho assistito al progressivo decadimento di questa azienda che si è trasformata da fiore all'occhiello dello stato italiano ad una comune società per azioni che guarda troppo alla produzione e pochissimo alla qualità. Ho assistito impotente alla progressiva riduzione del personale e al parallelo “aumento degli imboscati” nei vari uffici e personel dopolavoro, grazie al clientelismo sindacale.
Ricordo quando in ogni stazione, piccola o grande che fosse, c'era qualcuno a presenziarla, fosse capo stazione o assuntore, quando i treni si guidavano in due e il personale di scorta era composto da due o più elementi, quando le manovre come quella che è costata la vita a Fabrizio veniva effettuata in tre persone e non da solo... Sì, per eseguire una manovra come quella c'erano il carrellista, il manovratore e il deviatore, e se succedeva qualcosa bisognava sbagliare in più persone, questa volta è bastato che Fabrizio sbagliasse da solo, ammesso che di suo errore si tratti.
La morte di Fabrizio per i manager nazionali è solo uno spiacevole contrattempo, siamo solo dei numeri, e nel loro stipendio c'è compresa anche la morte di Fabrizio e di tutte le altre vittime del lavoro. 
E il mio disprezzo è rivolto anche ai politici, da Maroni alla Fornero fino a Fassina, gente che non ha mai lavorato un giorno in vita loro e che pretendono di considerare lavori come il nostro alla stregua di un lavoro d'ufficio.

Un abbraccio a tutti voi e al povero Fabrizio, che sia l'ultima vittima dell'ufficio produzione...

LA MORTE CORRE SUI BINARI

Muore un manovratore a Firenze SMN nella notte tra il 12 e 13 gennaio.

Ancora un Morto sul Lavoro in Ferrovia, ancora un manovratore; Volti, Sguardi, Sorrisi, Voci e Silenzi che non rincontreremo, Sogni e speranze spezzate di un ragazzo di 35 anni morto da solo nell'Agonia di una fredda notte di gennaio, perché da solo a morire è stato lasciato..

E allora Non basteranno le condoglianze di Trenitalia a rincuorare ed aiutare la moglie di Fabrizio, Non riuscirà un miserabile comunicato a spiegare al figlio di Fabrizio che il suo papà non tornerà a casa stasera e nemmeno domani; Non basteranno due misere ore di sciopero, senza neanche chiedersi un Perché, a lavarsi le coscienze e riporre l'ennesimo numero nel cassetto delle statistiche..

Noi siamo qui con Fabrizio per cercare i Perché nascosti nelle giungle dei gattopardi ed inchiodarli sulle facce e sulle schiene dei troppi colpevoli.

Colpevole è chi in nome del profitto manda a morire i lavoratori come fossero in guerra; Colpevole è chi sacrifica la Sicurezza sull'altare del risparmio e della produttività; Colpevole è chi in nome del potere violenta i Diritti dei lavoratori; Colpevole è chi tradisce le aspettative dei lavoratori e accorda, accetta, conviene, invece di combattere; Colpevole è chi abbassa la testa, si inchina al denaro e abbandona compagni e colleghi a lottare da soli.

La Manovra è da sempre il settore più pericoloso della Ferrovia; un settore dove negli ultimi anni gli incidenti, le mutilazioni, le morti sono state molteplici...tutti lo sanno, tutti lo dicono, però nessun miglioramento lavorativo e contrattuale è intervenuto negli ultimi anni ad alleggerire i carichi di lavoro dei manovratori né a rafforzare in maniera significativa le tutele per la loro Sicurezza....troppo costose le tutele; costa assai meno un biglietto di condoglianze.

ANZI! anche l'ultimo CCNNLL accettato e siglato da buona parte delle Organizzazioni Sindacali esistenti in Ferrovia, ha pesantemente peggiorato le condizioni di lavoro e di vita dei lavoratori, aumentando l'esposizione alla stanchezza e quindi ai rischi per la propria salute.

È ora di urlare che la riduzione del costo del lavoro, in termini di Riduzione del personale ed Aumento dei ritmi e delle ore lavorate, costa Sangue e Morte!! La Sicurezza non si baratta con qualche ticket restaurat!!

Le nostre vite Non saranno il tributo da pagare alla loro Crisi! Non saremo il sacrifico da immolare in favore della loro Ripresa...non lo sarà neanche la vita di Fabrizio!

Già immaginiamo il balletto dei tanti vigliacchi ciarlatani impegnati a crearsi alibi o semplicemente a pulirsi la coscienza...errori umani, distrazioni, lavorazioni non conformi...troppe ne abbiamo viste di queste scuse schifose e bastarde!

Tutti possono distrarsi, tutti possono sbagliare..tuttavia non si può giustificare la morte come fisiologica conseguenza di distrazioni ed errori! Spetta all'azienda ed alle organizzazioni sindacali ammesse alla trattativa, individuare le soluzioni necessarie ad evitare epiloghi tragici in ogni situazione; e NON individuare come sempre la sicurezza possibile in relazione ad i budget di impresa e agli obbiettivi di risparmio.

E che dire delle pressioni aziendali per la massima produttività, del clima terrorista di questi ultimi anni nei confronti dei lavoratori, a suon di sanzioni disciplinari, minacce ed evocazioni di precariato!

Siamo qui con Fabrizio per dire Basta, per aiutare in ogni modo la magistratura ad individuare e inchiodare i colpevoli; Per organizzare la lotta dei lavoratori in favore di un contratto di Lavoro e di un' organizzazione del lavoro più giusta e più sicura; Per evitare che di nuovo un ragazzo di 35 anni trovi la morte in un modo così barbaro e brutale; Per onorare la vita e la memoria di Fabrizio, un compito che spetta a tutti noi!

A meno che ancora una volta qualcuno preferisca girarsi e far finta di niente...sperando casomai di non essere il prossimo.

Per quanto ci riguarda continueremo a Lottare con ogni mezzo per difendere Sicurezza e le aspettative dei Lavoratori, cercheremo di costituirci parte civile nel processo e comunque forniremo alla magistratura tutti i dati possibili per lo svolgimento dell'inchiesta, soprattutto prepareremo con tutte le OOSS disponibili, un nuovo grande sciopero nazionale per la Sicurezza sul Lavoro e per un nuovo giusto Contratto di Lavoro.

Dobbiamo inoltre tutti impegnarci per sensibilizzare l'opinione pubblica, la società civile, il mondo politico, perché (al di la delle tante, troppe, belle parole) si legiferi con priorità assoluta un Nuovo Tessuto Normativo atto a tutelare, senza se e senza ma la vita e la salute dei Lavoratori.

CUB TRASPORTI 14 gennaio 2014

Rete Camere Popolari del Lavoro