Dopo il Messico la protesta degli insegnanti "infiamma" anche il Brasile

Dopo le proteste che negli ultimi mesi hanno infiammato Città del Messico anche a Rio de Janeiro gli insegnanti scendono per l’ennesima volta in piazza.
Già il 1 ottobre i docenti delle scuole comunali della capitale si erano riuniti in un sit-it davanti al Municipio, dove si stava votando la proposta del sindaco Eduardo Paes sulle nuove retribuzioni e l’aumento dell’orario di servizio.

Anche in quell’occasione le forze dell’ordine hanno risposto duramente caricando l’assembramento e arrestando 17 persone.

Dopo più di 50 giorni di sciopero e molte manifestazioni, poche ore fa gli insegnanti brasiliani sono scesi nuovamente in corteo in 10.000 per le strade di Rio, similmente ai loro “colleghi” messicani contestano non solo in nuovi provvedimenti in materia di retribuzione, scatti di carriera e aumento del carico ore, ma anche le nuove norme – definite “meritocratiche” dalle autorità - che prevedono sanzioni disciplinari, valutazioni e maggior controllo sull’insegnamento. Dopo la violenta risposta della polizia e il tentativo da parte dei manifestanti di accedere al Consiglio Comunale, ci sono stati violenti scontri nei pressi del consolato americano. La lotta degli insegnanti prosegue...

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