Nuovo spot Banca Intesa: tempo perso o tempo guadagnato? È tutta questione di punti di vista...

Ma che simpatico Claudio Bisio! Vestito da detective, con passo felpato si avvicina alla protagonista del nuovo spot di Banca Intesa – che imperversa in questi giorni in TV – per cercare di svelare un mistero: come farà la povera “Carmen” che “come tante donne lotta sempre contro il tempo” ad andare in banca a sbrigare le sue commissioni dal momento che sono già le sette di sera e la filiale dovrebbe essere ormai chiusa da un pezzo? Suspance… “è semplice” risponde Carmen “chiude alle otto”!

Tutto è bene quel che finisce bene, insomma e “un mondo in cui hai più tempo per te è possibile”, chiosa lo spot. Riguardo a queste ultime due affermazioni avrebbero forse qualcosa da obbiettare le migliaia di bancari che a fine ottobre hanno protestato (da Genova a Milano, da Padova a Messina e in tante altre città d’Italia: manifestazioni di piazza, sportelli bancari chiusi e, dopo 13 anni, sciopero unitario di tutte le sigle del credito) contro il peggioramento delle loro condizioni di lavoro, determinato dal contratto stipulato nel gennaio 2012 (ad oggi disdetto unilateralmente dall’Abi, ma la situazione è tutt’altro che rosea: in caso di mancato accordo entro il 30 giugno 2014 con tutta probabilità si procederà con accordi separati banca per banca - per saperne di più clicca qui). Altro che “guadagnare tempo”: il contratto prevede l’apertura degli sportelli al pubblico dalle 8:00 alle 20:00 e addirittura, previa trattativa sindacale, dalle 7:00 alle 22:00.

E paradossalmente è proprio una donna ad essere protagonista di questo spot mentre questa misura colpisce in particolar modo proprio le lavoratrici (il 43,6% del personale delle banche), spesso costrette a richiedere il part-time per far coincidere i tempi di lavoro con quelli di cura della famiglia. Per Carmen sarà pure molto comodo andare in banca alle 8 o alle 10 di sera, di sabato o addirittura di domenica, lo è molto meno per i lavoratori costretti ad adattarsi di volta in volta a turni sempre differenti e per di più senza alcun indennizzo. In un quadro di sempre maggiore flessibilità, solo chi può o vuole adattarsi al massimo ai tempi richiesti dal padrone è utile e si può tener dentro, degli altri è meglio fare piazza pulita.

Insomma è chiaro che provvedimenti come questi – per quanto lo spot provi ad indorare la pillola – più che a far “guadagnare” tempo (a noi) servono a far “guadagnare” e basta (ai padroni), ad aumentare la produttività e a fargli fare più profitto sulle nostre spalle, e mentre una Carmen virtuale sembra molto rilassata all’idea di poter andare in banca quando le pare, tante Carmen reali si stressano e si consumano nella missione impossibile di tenere il ritmo e di far conciliare tutti i tempi: del lavoro, degli affetti, dello svago (quando c’è!), dei figli.

#cambiailtempo

---
per approfondire
- La disdetta del contratto dei bancari e una riflessione sullo stato delle banche italiane

Commenti e Analisi

Articoli

  • continuano a morire i postini di poste italiane, in un'azienda che continua a chiedere sempre maggiore flessibilità e ore di lavoro ai propri addetti per poter fronteggiare la domanda degli e-retailers,i postini minacciati dalla promessa del rinnovo di brevissimi contratti pagano, anche con la vita, la nuova strategia di PT
    May 20 , 2018

    Lo scorso 4 maggio sulle strade di Comacchio è morto un 26 enne, studente universitario e portalettere a tempo determinato per Poste Italiane. Nicola, così si chiamava, si è scontrato con un camion mentre era alla guida dello scooter con cui consegnava la posta.

  • ancora morti sui posti di lavoro, ancora vittime dei profitti dei padroni, la sentenza per morte del trentenne Matteo Armellini, mentre montava un palco, conferma che si è trattato di omicidio e non di un fatale incidente
    Apr 30 , 2018

    Due giorni fa esplodeva una fabbrica di fuochi d’artificio nel foggiano ferendo due lavoratori; il giorno prima un operaio in picchetto è stato aggredito a causa delle pressioni dei padroni a sfondare il blocco dei lavoratori (come se non avessimo visto già abbastanza con la morte di Abdel Salam!!); ieri un fattorino è stato investito per strada mentre stava consegnando la merce ordinata; senza nominare uno ad uno i 220 morti che dall’inizio dell’anno possiamo già contare.

  • postino
    Jan 24 , 2018
    Vogliamo condividere con voi la lettera che ci ha inviato un postino. Enzo è un compagno, uno di quelli che non si rassegna a vedere le cose scivolare nella barbarie. Così quando ci ha visto apparire ha pensato di affidarci un grido di denuncia. Ci piacerebbe che altri lavoratori faccessero lo stesso, non fosse altro perchè c'è bisogno di capire e riconoscersi.

Commenti e Analisi

Rete Camere Popolari del Lavoro

Clash City Video

lunedì dalle 12 alle 13