ATAC Roma: gli autobus non passano... di chi è la colpa?

Il servizio dei trasporti di Roma è soggetto ad un continuo peggioramento a causa dell'inadempimento della manutenzione ordinaria, del mancato rinnovamento della rete di trasporto basato per lo più sul trasporto su gomma, nonché di una crisi aziendale allargata anche dai ritardi nei pagamenti da Comune e Regione che sono i principali finanziatori di Atac (70%, mentre solo il 20% è frutto dalla vendita dei titoli di viaggio).

Come avvenuto in casi analoghi, anche qui la colpa viene scaricata sui lavoratori che in questi mesi sono diventati vittime di vere e proprie aggressioni da parte degli utenti. Ma vediamo in sintesi quali sono le condizioni di un servizio fondamentale come quello dei trasporti, per cui viene tanto propagandata come soluzione la sua privatizzazione.

  • Intanto la privatizzazione in Atac già esiste: l'azienda pubblica è affiancata dalla Roma TPL per un totale del 20% delle linee, quelle periferiche e notturne. Gli effetti? Trattamenti salariali diversi nell'ambito della stessa azienda, turni anche di 11-12 ore, ammontare dei salari inferiore anche del 30% rispetto a quello dei dipendenti diretti di Atac. Non ultima la riduzione delle linee.
  • Si stima un sotto organico di circa 1000 unità, infatti l'ordinario svolgimento del servizio è garantito per oltre il 20% dal sistematico ricorso agli straordinari; molti dei dipendenti dell'azienda hanno accumulato più di 30 giorni di ferie, mentre per permettere qualche giorno di ferie, ogni anno vengono assunti lavoratori con contatti a tempo determinato di 45 giorni (prorogabili per altri 45) che nei pochi mesi in cui lavorano sono costretti ad imparare 40 tratte diverse. 
  • Un servizio come il trasporto pubblico necessita di maggiori assunzioni, di più manutenzione e di maggiori investimenti mentre i fondi per decenni sono stati redistribuiti trasversalmente tra partiti politici complici della malagestione, come con le assunzioni di amministrativi dello scandalo Parentopoli ai tempi di Alemanno, con il servizio deviato dei biglietti clonati stimati per un valore di oltre 70 milioni di euro, con l'acquisizione di una nuova inutile sede del valore di più di 100 milioni.

Per saperne di più leggi la nostra ultima inchiesta: ATAC - OLTRE LE MENZOGNE

 

 

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